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Un pomeriggio memorabile

16 Mar

Quella che con grande piacere pubblichiamo oggi è una lettera ricevuta dalla Comunità socio educativa riabilitativa “Il Cigno”: il racconto si riferisce ad una delle esperienze “Archeotouch” a cui gli utenti dell’associazione hanno partecipato durante lo scorso anno grazie all’accordo tra la Soprintedenza per i Beni archeologici delle Marche e il Comune di Ancona, Settore Politiche sociali ed educative. Buona lettura!

Anche quest’anno i nostri ospiti hanno avuto il piacere di essere invitati a visitare il museo archeologico e di partecipare attivamente ai laboratori proposti.

In questa seconda edizione la partecipazione della nostra comunità è stata tutta al femminile. Le nostre tre ospiti hanno manifestato un interesse attivo attraverso l’osservazione, l’ascolto, commenti e curiosità espressi con la formulazione di diverse domande.

Per comprendere meglio anche alcune fasi del difficile lavoro di reperimento e di assemblamento dei reperti custoditi nel museo, al termine delle visite, le ragazze si sono divertite con il laboratorio cimentandosi a sperimentare alcune attività manuali.

Logo Archeotouch

Di seguito riportiamo l’esperienza che una delle ragazze ha avuto il piacere di relazionare.

“… le due signora Paola e Carmen ci hanno accolto e mostrato quello che è il Museo Archeologico, cioè un palazzo del ‘500 o ‘600 più o meno, molto signorile. Si chiama infatti Palazzo Ferretti. I Ferretti, che erano dei nobili dell’epoca, una famiglia ricca in questa zona. Quel palazzo ci ha affascinato; “a noi l’antichità, la storia antica ci affascina”.

“… poi ci hanno fatto vedere degli utensili raccolti nei cimiteri dove erano sotterrati, gli utensili erano di 2500 anni fa, quando moriva un nobile i propri utensili venivano sepolti con lui. Abbiamo visto anfore, crateri (quelle più grandi), porta gioie (che non ci ricordiamo come si chiamavano perché avevano nomi greci), tazze e piatti dell’epoca. Per le donne c’erano collane e servivano per far loro compagnia nell’aldilà. Facevano funerali molto lunghi e delle cerimonie che duravano lunghe ore. Ma ritorniamo a quegli utensili; c’erano disegni di guerrieri, di gufi e di civette. Poi ci hanno mostrato tazze, brocche e piatti di oggi per farci capire come erano quegli oggetti e che ne facciamo lo stesso uso di oggi… ma non è finito qui, ci hanno proposto di lavorare, cioè di attaccare dei cocci di tazze (di adesso) con nastro adesivo. Noi abbiamo subito accettato e ci hanno portato in un’altra stanza dove c’erano questi oggetti. Io e Lucia credevamo che non ci saremmo riuscite facilmente, Simonetta invece si è buttata all’avventura. Bisognava comporre come in un puzzle i pezzi che combaciavano, noi cercavamo di riuscirci da sole ma sembrava un po’ difficile. Con l’aiuto però di Paola, di Carmen e dell’educatrice ci siamo riuscite. Simonetta doveva disegnare la forma di un cratere su un foglio, cioè disegnare intorno ad una forma su carta e farla uguale; con l’aiuto di Tania c’è riuscita benissimo e ha anche colorato. Ci siamo divertite in quest’opera di restauro. Questo museo per quanto ci ha colpito (e tutto ciò che abbiamo visto) è entrato profondamente dentro la nostra memoria e dobbiamo dire che è stato un pomeriggio memorabile. Ci ritorneremo senz’altro dato il bellissimo pomeriggio.”

Il Cigno

il cigno archeotouch

 

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Vita a Palazzo Ferretti senza barriere con Archeotouch

15 Dic

Pochi giorni prima della Giornata Nazionale dell’Archeologia, del Patrimonio Artistico e del Restauro promossa dal MIBACT, la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche ha aderito anche ad un altro importante appuntamento.

La mattina del 3 Dicembre, infatti, il nostro museo ha ospitato alcuni ragazzi della struttura “C’era l’H” di Fabriano in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle persone con disabilità, istituita dalla Commissione Europea in accordo con le Nazioni Unite.
Un’iniziativa volta a diffondere e approfondire la conoscenza sui temi della disabilità, a sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione.

Il percorso designato, “Archeotouch – Vita a Palazzo Ferretti”, è iniziato nell’androne dove i ragazzi sono stati accolti dalla dottoressa Frapiccini, la quale ha brevemente introdotto alla visita con alcune notizie riguardanti Palazzo Ferretti.

Giornata della disabilità

Quindi sotto l’esperta guida della dottoressa Farina, il gruppo è salito al primo piano percorrendo l’ampia scala che porta al primo piano del Museo e ha visitato tutte le stanze, facendo attenzione soprattutto a come era la vita quotidiana ai tempi del conte Antonio Ferretti. I nostri visitatori, coinvolti attivamente nel tour, si sono dimostrati interessati in particolare quando si è cercato di fare un raffronto tra la vita cinquecentesca e le nostre abitudini attuali.
Per rendere ancor più fruibile l’esperienza, ci si è avvalsi del manichino del primo piano che indossa una bella riproduzione di abito Cinquecentesco della Contessa Ferretti, che i ragazzi hanno adornato con bracciali, anelli e collane messe a loro disposizione dallo staff del Museo.

Giornata disabilità 2

Citando la dottoressa Frapiccini durante l’intervista al Telegiornale Regionale andato in onda il giorno stesso dell’evento, si è trattato di “un’archeologia senza barriere”, che si può toccare con mano, proprio come hanno potuto fare i visitatori sia con l’abito del manichino sopracitato sia durante il laboratorio conclusivo dove li si è portati a conoscere diverse stoffe, anche moderne, cercando di richiamare la curiosità sulle sensazioni provate maneggiandole.

Giornata disabilità 3

Un evento di successo, che ha portato già altri centri come quello di “C’era l’H” a prendere contatti per potervi partecipare, e un’occasione anche per noi di approfondire il rapporto con persone ancora capaci di meravigliarsi ed entusiasmarsi con una spontaneità e cristallinità a cui spesso non si più abituati.

Andrea Principi

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Ciao Francesco!

18 Apr

L’esperienza di stage del dr. Francesco Ripanti presso il Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona si è conclusa con un’attività molto impegnativa, che è stata condotta con notevole rigore, attenzione e professionalità, mai disgiunte da una rara sensibilità. Francesco ha deciso infatti di cimentarsi in un percorso di Archeotouch, da lui appositamente studiato, per un gruppo di 18 utenti del Servizio Sollievo di Jesi.

La visita si è articolata secondo un itinerario molto variegato, che prevedeva una prima accoglienza nella sala conferenze del Museo, per la presentazione di Palazzo Ferretti, sede espositiva, e le collezioni in generale, per proseguire poi lungo l’intero percorso museale, dalla preistoria all’età ellenistica, illustrando con competenza, e in modo accattivante, tutti i più importanti cimeli del Museo.

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La visita si è conclusa con le attività di laboratorio, che hanno consentito ai visitatori di toccare con mano dei veri reperti archeologici e di provare anche a usarli, come nel caso della macina e del macinello, il cui funzionamento ha incuriosito molti, come pure i monili in bronzo delle dame picene.

Dopo quasi tre ore di visita, nessuno era stanco o annoiato, ma tutti si sono trattenuti fino all’ultimo momento con entusiasmo e curiosità, a conferma della capacità di Francesco di coinvolgere con leggerezza, pur trattando con rigore scientifico, abilmente dissimulato, temi di grande complessità.

Benché il suo stage sia ormai concluso, noi ci auguriamo che Francesco, come molti altri stagisti, ritorni al Museo e continui a seguirci anche attraverso questo blog che, mi piace ricordarlo, è stato attivato grazie a una sua idea e al suo impegno. Grazie Francesco!

Nicoletta Frapiccini

Responsabile Servizi Educativi

Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche

Uno stage al museo

24 Mar

E’ ormai giunto il momento di salutarci. Siamo gli studenti dell’I.T.I.S. di Ancona, Gianluca Mengarelli e Parsa Khameneh, stagisti che per circa un mese hanno partecipato all’alternanza scuola lavoro presso il Museo Archeologico Nazionale delle Marche.

Questa esperienza è stata per noi veramente interessante e istruttiva. Grazie alle visite guidate a cui abbiamo assistito, infatti, siamo riusciti ad acquisire nozioni e curiosità interessanti riguardanti le collezioni esposte al museo;  inoltre, stando a contatto con i bambini che ogni giorno animano il museo, abbiamo imparato ad approcciarci con il loro mondo e a sviluppare una capacità comunicativa istruttiva e allo stesso tempo divertente.

Un’altra esperienza che ci ha particolarmente colpiti e sensibilizzati è stata quella di lavorare direttamente con i disabili, grazie al progetto Archeotouch. Siamo stati piacevolmente sorpresi dalla loro capacità di partecipare attivamente alla visita guidata, con interventi semplici, ma allo stesso tempo pertinenti.

Il nostro ultimo compito è stato quello di organizzare una visita guidata per una classe terza del nostro istituto: questo evento ci ha impegnato duramente, infatti il nostro obiettivo è stato quello di avere una visione completa ma sintetica delle sale e dei vari reperti in esse presenti.  La nostra visita guidata è stata articolata in questo modo:                             

  • Una prima presentazione generale del palazzo Ferretti e dei tre piani del museo, in aula conferenze attraverso la proiezione di un power point.                                                                                                                                                   
  • Visita guidata alle varie sale del museo con spiegazione dei principali reperti archeologici dell’area marchigiana, risalenti alle età preistorica e protostorica, e alle civiltà picena, gallica e romana. Dobbiamo dire che i ragazzi, al di là di ogni aspettativa, hanno apprezzato la visita, facendoci i complimenti per l’impegno e la passione che abbiamo manifestato durante la spiegazione. Anche la nostra tutor scolastica è stata molto soddisfatta del nostro lavoro, apprezzando la disponibilità, il linguaggio tecnico utilizzato e la capacità di rendere la visita interessante arricchendola di curiosità.

Qui sotto pubblichiamo alcune foto della visita guidata:

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Gianluca Mengarelli, Parsa Khameneh, ITIS Volterra Elia.

Ad Archeotouch con i Piceni

15 Mar

Emanuel, Isabella, Andrea e Angelo del centro diurno “Laboratorio e mestieri”, accompagnati dal loro educatore Andrea, sono venuti a farci visita stamattina per il progetto Archeotouch. Avendo già seguito il percorso preistorico, oggi si sono concentrati su quello relativo ai Piceni.

Un breve giro tra le vetrine, durante il quale hanno potuto vedere gli oggetti di vita quotidiana, le armi dei guerrieri e i magnifici gioielli dei Piceni, ha preceduto le attività di laboratorio. Hanno avuto modo non solo di maneggiare ma anche di disegnare riproduzioni di pettorali, bracciali, coppe e cardiophylax.

Angelo era entusiasta:

L’oggetto che mi è piaciuto di più è stato il cardiophylax e per questo ho deciso di disegnarlo. Guarda che belle queste decorazioni puntinate e questo strano animale!

Riuscite a riconoscere il suo disegno tra le foto?

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Francesco Ripanti, SISBA

Al museo senza barriere con Archeotouch

14 Mar

Al Museo Archeologico Nazionale delle Marche il progetto ARCHEOTOUCH, rivolto ad un pubblico con disabilità psico-fisiche, continua.

Per chi non ne fosse a conoscenza ricordiamo che ARCHEOTOUCH prevede una serie di visite guidate tematiche, percorsi tattili tra le collezioni del Museo Archeologico Nazionale delle Marche arricchiti da laboratori. Tutte le attività si caratterizzano per l’attenzione particolare sia agli aspetti cognitivi sia alle difficoltà motorie degli utenti, grazie a percorsi facilitati, luoghi accessibili ed esperienze pratiche. Il progetto, nato come singolo evento per la settimana della cultura 2012, e ora parte integrante delle attività educative del museo, è rivolto alle persone disabili che usufruiscono dei servizi socio-educativi diurni, residenziali e territoriali del comune di Ancona.

Logo Archeotouch

Il progetto, completamente gratuito, è stato ideato dai Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche e ha coinvolto il Comune di Ancona – Settore Servizi Sociali Educativi con cui è stata stipulata una convenzione. 

Le attività sono svolte dal personale interno del MANM in stretta collaborazione con gli operatori specializzati dei Centri di accoglienza per disabili della città.

Oggi ci sono venuti a trovare Michele, Loretta, Valeria e Patrizia con gli educatori del centro diurno “Mattinando”. Hanno svolto il percorso relativo alla preistoria, seguendo prima una breve visita guidata alle collezioni per poi passare ai percorsi tattili e ai laboratori. 

Patrizia ci ha detto:

“Mi è piaciuto visitare il museo ma ancora di più toccare questi oggetti e disegnare le ciotole.  Ho anche capito che non mi piacerebbe vivere in grotta come un uomo preistorico perché avrei paura del buio.”

Infine qualche foto della visita odierna.

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Francesco Ripanti, SISBA